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Defibrillatore semiautomatico DAE: una scelta di coscienza

Il DAE o defibrillatore semiautomatico è uno strumento salvavita, che dovrebbe essere sempre presente nei luoghi con grande afflusso di pubblico.

Al di là degli obblighi di legge, installare un defibrillatore DAE in azienda rappresenta una scelta di coscienza.

In molti quindi si chiedono se valga la pena e se il possesso e l’uso del DAE comporti responsabilità legali (a livello di manutenzione, ma anche per esempio in caso di morte della persona soccorsa).

In questo articolo facciamo chiarezza sull’importanza dei defibrillatori nei luoghi di lavoro e sulle disposizioni di legge, con particolare focus sul decreto attuativo del 16 marzo 2023. Infine, per guidarti nella scelta del dispositivo più indicato, ti presentiamo i plus dei DAE Zoll.


DAE: perché salvano la vita

L’efficacia dei defibrillatori semiautomatici non è in discussione. Ormai è noto che l’uso del DAE in caso di arresto cardiaco improvviso può aumentare in modo significativo le probabilità di sopravvivenza del soggetto.

Secondo le stime, dopo un evento di arresto cardiaco improvviso, la possibilità di sopravvivere scende del 10% per ogni minuto che passa senza effettuare una defibrillazione. Il tempo spesso non è sufficiente a far arrivare i soccorsi.

Senza l’uso del DAE, la sopravvivenza media in caso di malore è del 5%. Usando in modo appropriato il defibrillatore semiautomatico invece sale al 24%.

Anche se le aziende non sono obbligate ad avere un defibrillatore, è importante notare che gli arresti cardiaci improvvisi possono presentarsi in qualunque momento della giornata. Dal momento che il luogo di lavoro è uno dei posti in cui le persone trascorrono larghe fette del proprio tempo, si stima che circa il 15% degli eventi improvvisi avvenga proprio in azienda.

Al di là dell’obbligo, quindi, installare il DAE è una questione di coscienza.


Chi e quando può utilizzare il DAE defibrillatore?

Oggi tutti possono utilizzare i defibrillatori DAE in caso di emergenza. Infatti la legge n.120 03/04/2001 ha esteso la possibilità di uso del dispositivo anche ai laici (personale non sanitario). 

I defibrillatori sono strumenti potenzialmente salvavita. La loro diffusione contribuisce ad aumentare la probabilita` di sopravvivenza a fronte di un arresto cardiaco improvviso.

 

Fortunatamente in Italia sta crescendo sempre piu` questa consapevolezza, e la stessa legislazione si e` mossa in questa direzione. Lo ha fatto con una nuova legge, dedicata interamente all’utilizzo dei defibrillatori. Si tratta della legge n 116 del 4 agosto 2021, “Disposizioni in materia di utilizzo dei defibrillatori semiautomatici e automatici”, pubblicata in Gazzetta Ufficiale il 13 agosto 2021 ed entrata in vigore il 28 agosto 2021. 

Si introduce l’obbligo di installazione di DAE in aeroporti, stazioni ferroviarie, porti, su tutti i mezzi di trasporto che effettuano tratte oltre le 2 ore senza possibilita` di fermate intermedie. E’ previsto poi l’obbligo per tutti gli uffici della pubblica amministrazione aperti al pubblico e che abbiano piu` di 15 dipendenti, con priorita` alle scuole, di ogni ordine e grado, e alle universita`. 

Resta altresì valido, secondo la legge Balduzzi del 2013,  l’obbligo di installare il DAE e di avere almeno un operatore con corso BLSD  per le società sportive professionistiche e dilettantistiche. 

Secondo il DM 18 Marzo 2011, si consiglia (senza obbligare), l’installazione a tutte le attività dove si prevede un afflusso significativo di persone:

– Enti;
– Aziende;
– Hotel;
– Stadi;
– Centri commerciali;
– Treni e stazioni; 
– Discoteche; 
– Scuole.


Il nuovo decreto attuativo 16 Marzo 2023: cosa sapere sull’obbligo di DAE

Il decreto attuativo del 16 marzo 2023 dà le indicazioni per mettere in pratica la legge 116 del 4 Agosto 2021, che conteneva nuove disposizioni in merito all’installazione e all’uso di DAE. Nello specifico spiega i criteri e le modalità per l’installazione del dispositivo.


Caratteristiche del dispositivo

Il defibrillatore installato deve sempre avere le seguenti funzionalità:

– analisi automatica di rilevazione dell’ECG;
– caricamento automatico dell’apparecchio volto alla Registrazione dei dati elettrocardiografici e dei dati di utilizzazione;
– collegamento alla centrale operative del Sistema di emergenza sanitaria territoriale “118” 


Quanti DAE installare e dove

L’installazione deve essere gestita in modo strategico, per garantire che il DAE sia accessibile e utilizzabile in ogni caso entro 4/5 minuti massimo dall’arresto cardiaco. 

Quanti dispositivi installare? Questo dipende da alcune caratteristiche del luogo come la superficie, la capienza di pubblico, i flussi di accesso ecc.

Il defibrillatore deve essere collocato in posti accessibili, su staffe apposite o in teche aprilbili. Vietato, invece, riporlo in luoghi nascosti e poco visibili o chiusi a chiave.


La segnaletica

La presenza del DAE deve inoltre essere ben segnalata. I cartelli segnaletici devono essere apposti sia all’entrata dell’edificio, sia nel punto in cui è installato il defibrillatore.

Sui luoghi di lavoro è importante aggiornare anche le planimetrie e le procedure di emergenza quando viene installato il DAE.


Il responsabile DAE

Sul  luogo di lavoro bisogna individuare un responsabile per il DAE. Il suo compito è di assicurarsi che sia sempre carico e pronto all’uso, e che gli elettrodi siano validi.  Gli esiti dei controlli devono essere riportati su un registro apposito, con cadenza settimanale.

L’azienda però può avvalersi anche di strumenti di controllo remoto per monitorare la carica e le informazioni sul dispositivo. Sono inoltre consigliabili i DAE di nuova generazione che hanno la possibilita` della connessione Wi-Fi/SIM per poter monitorare da remoto se tutte le sue funzioni superano gli autotest


Perché installare un defibrillatore DAE anche se non hai obblighi

Molte aziende temono che installare il DAE implichi pesanti conseguenze sul piano legale, soprattutto in caso di morte della vittima di arresto cardiaco.

Partiamo quindi dalle rassicurazioni.

A patto di rispettare le condizioni che abbiamo spiegato nel punto precedente (DAE sempre carico, accessibile, segnalato, monitorato e collegato con la centrale operativa 118) non ci sono ulteriori responsabilità per l’azienda.

Dal punto di vista più strettamente legale, non ci sono responsabilità penali per gli operatori laici neanche in caso di morte del soggetto. L’arresto cardiaco improvviso porta alla morte a causa della fibrillazione ventricolare, che non è causata da una manovra sbagliata. Per altro, il DAE legge l’ECG e registra i dati: è il dispositivo stesso che stabilisce se erogare o meno la carica e guida l’operatore attraverso segnali vocali e visivi. 

Ricordiamo che ogni evento (sia nell’ECG della persona a terra, che nell’uso del dispositivo) viene registrato in memoria.

Ci sono però degli elementi legali a cui l’azienda deve prestare attenzione. In primis, il fatto che se l’arresto cardiaco avviene in relazione a uno sforzo svolto durante l’attività lavorativa, può essere considerato infortunio sul luogo di lavoro.

Oltre allo sforzo fisico, sono fattori di rischio anche: 

– inalazione di gas tossici;
– contatto con sostanze tossiche (CO e piombo);
– temperature troppo calde o troppo fredde;
– elettrocuzione che causa la fibrillazione ventricolare.

Inoltre bisogna considerare l’età avanzata del lavoratore e le condizioni di lavoro stressanti come ulteriori elementi di rischio, di cui l’azienda potrebbe dover rispondere.

Oltre a questo, i datori di lavoro dovrebbero riflettere seriamente sul danno di immagine causato da una morte sul lavoro in assenza di dispositivi di sicurezza salvavita come il DAE, ma anche dei danni che può causare all’attività la perdita di un lavoratore formato.

Su tutti questi motivi, poi, spicca la questione umana. Possedere un defibrillatore e utilizzarlo in caso di emergenza significa tentare il tutto per tutto per salvare una vita.


Guida alla scelta: i plus del DAE Zoll

Prima di concludere, ti presentiamo i DAE Zoll che puoi acquistare da Bosica – Sicurezza sul lavoro. Sono defibrillatori semiautomatici di ultima generazione, considerati uno standard di riferimento nel settore per le sue qualità progettuali, la durata delle batterie e l’affidabilità. 

Nella scelta di un dispositivo salvavita, il prezzo non può essere l’elemento dirimente. DAE più basici potrebbero richiedere infatti più manutenzione ed essere sprovvisti di funzionalità di controllo remoto, aumentando gli oneri per l’azienda.

Le caratteristiche più vantaggiose dei dispositivi Zoll sono le seguenti:

1. Guida l’operatore nella rianimazione cardio polmonare attraverso input presi dalle linee guida internazionali, con feedback di qualità in tempo reale. Si stima che le persone soccorse con DAE con questa funzionalità abbiano il doppio delle possibilità di sopravvivere;

2. È
resistente all’acqua e alla polvere, anche in ambienti esterni e non controllati;

3. Effettua automaticamente
auto-test per rilevare eventuali malfunzionamenti interni. Essendo dotato di Wifi, il DAE Zoll è controllabile da remoto. Con un solo smartphone è possibile controllare più defibrillatori contemporaneamente (modello AED 3);

4. Gli
elettrodi Zoll hanno durata fino a 5 anni, a differenza di molti altri elettrodi di altre marche che hanno scadenza a 18 o 30 mesi;

5. La durata media della batteria è più lunga e ciò consente di ridurre i costi di manutenzione. In genere, le batterie dei DAE durano dai 2 ai 5 anni.
Le batterie del DAE Zoll invece durano da 4 a 5 anni, grazie alla modalità standby;

6. Ha una duplice operatività:
automatica (registra l’ECG e eroga la scarica) o semiautomatica (registra l’ECG e avvisa l’operatore di attivare la scarica);

7. Sono disponibili (e integrabili) gli
elettrodi pediatrici che regolano l’intensità della scarica a seconda del fisico del bambino: questa opzione è importante per l’uso dei DAE nelle scuole, negli asili nido e nelle palestre dove i bambini fanno sport;
8. Garanzia fino a 8 anni;

9. Programma Plus Track™ per le aziende che devono gestire più DAE, attraverso una piattaforma web che avvisa tramite e-mail sugli esiti del monitoraggio dei dispositivi.

Anche utilizzando il DAE Zoll è necessario fare manutenzione, ma è un impegno molto ridotto rispetto ad altri modelli di DAE in commercio. 

Inoltre, al di là degli obblighi di legge, è importante che il personale delle aziende sia formato sulle procedure di primo soccorso e sulle tecniche di riabilitazione cardiopolmonare, con corsi di formazione erogati da enti certificati e docenti esperti.

Anche se per la maggior parte delle attività il corso BLSD non è più obbligatorio, resta estremamente utile per utilizzare in modo corretto i defibrillatori semiautomatici.

In questo caso più che mai, l’obiettivo non è la compliance ad una normativa, ma è salvare vite.

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